Intervistiamo Nick Barcet, Director, OpenStack product management di Red Hat, per mettere a fuoco le peculiarità della piattaforma Enterprise Linux e delle infrastrutture Iaas.
– Qual è la vostra visione del mercato open source, soprattutto in ambito business, a livello di maturità, diffusione e possibili direttrici da seguire?
L’open source è diventato davvero un percorso di fiducia per le infrastrutture cloud aziendali. Secondo ricerche differenti, oltre l’80% delle aziende già oggi usano l’open source per componenti strategiche della loro infrastruttura di servizi per analisi dei dati, framework di sviluppo, storage, database e tante altri ambiti. Più semplicemente, il mercato non si interroga più sull’open source, perché questo è diventato rapidamente la base per l’innovazione nel cloud.
Dal punto di vista di Red Hat, questo è quanto succede da tempo con Linux. Detto questo, con tecnologie cloud emergenti come OpenStack stiamo attualmente assistendo a una nuova evoluzione dell’open source, poiché vediamo il mercato abbracciare OpenStack per le infrastrutture cloud, nel passaggio da test e sviluppo a una tecnologie ampiamente accettata per le infrastrutture di produzione.
– Guardando avanti, nello sviluppo della piattaforma Red Hat Enterprise Linux OpenStack Platform, quali aree considerate maggiormente strategiche per il vostro business?
Ci stiamo attualmente concentrando su due mercati primari: 1) grandi aziende, le cosiddette enterprise, e questo comprende anche il private cloud, e 2) service provider e aziende di telecomunicazioni, per le infrastrutture di public cloud o per la network functions virtualization (NFV). Questi sono di due segmenti di mercato dove riteniamo di poter aggiungere il massimo valore e vediamo la maggiore richiesta di una piattaforma di soluzioni OpenStack stabile, pienamente supportata e integrate.
– I clienti richiedono prestazioni ed affidabilità: come potete supportarli al meglio con Red Hat Enterprise Linux OpenStack Platform?
La combinazione tra gli strumenti che offriamo con Red Hat Enterprise Linux, i component aggiuntivi presenti in Red Hat Enterprise Linux OpenStack Platform, e le sinergie progettuali che nascono dall’integrazione dei due, danno a Red Hat un vantaggio competitivo sul mercato. Dal momento che OpenStack dipende dallo strato Linux sottostante per funzionalità, prestazioni, stabilità, affidabilità, funzioni offerte da terze parti ed altro ancora, Red Hat conta sulla possibilità unica di offrire uno stack di soluzioni completamente integrato top-to-bottom che risponde ai criteri più stringenti in tema di prestazioni e affidabilità. Ad esempio, nella sua versione 7, RHEL OpenStack Platform è ora in grado di offrire alta disponibilità alle istanze VM in una serie di casi di utilizzo (blocco dell’host, ad esempio), cosa che tipicamente non viene offerta da OpenStack o da un’infrastruttura cloud nella sua definizione più pura. Comunque, siamo in grado di offrire tutto questo ai nostri clienti, combinando la nostra padronanza delle tecnologie HA Linux (ad esempio, pacemaker) e di altri strumenti di monitoraggio HA, con la nostra conoscenza di OpenStack e dei suoi servizi.
– Se il futuro delle infrastrutture IT è “IaaS”, quali sono i punti di forza della vostra soluzione OpenStack?
Un’infrastruttura orientata ai “servizi” è di certo il futuro del cloud nel datacenter, perché fornisce una API comune e unificante, rispetto a una varietà di configurazioni hardware e software. Questo semplifica l’installazione delle applicazioni e la creazione di un framework per il cloud, indipendentemente dalla sua implementazione fisica. Si tratta dell’investimento iniziale ideale per le aziende, perché garantisce che un’operatività di lungo termine del datacenter. Ancora una volta, Red Hat vanta un posizionamento particolarmente favorevole, grazie all’ampiezza delle sue soluzioni di infrastruttura cloud. Essendo completamente dedicati a garantire che le nostre soluzioni restino open source, abbiamo investito in modo significativo nella progettare l’intero stack come entità integrata, se il cliente lo desidera. Dato che OpenStack è unico, nel senso che tocca praticamente ogni sistema all’interno di un datacenter (network, elaborazione, storage, autenticazione, monitoraggio ed altri), Red Hat offre solidità attorno alla nostra offerta di soluzioni integrate, migliorando prestazioni, stabilità di lungo termine, sicurezza dei dati e integrazione con terze parti per i futuri investimenti sull’infrastruttura. Questo comprende anche l’integrazione con la nostra offerta Platform-as-a-Service (PaaS), OpenShift, oltre alla nostra piattaforma di gestione dell’open hybrid cloud, CloudForms.
– Quali sono le innovazioni su cui Red Hat sta attualmente lavorando in ambito enterprise per i prossimi mesi?
Dal punto di vista dei singoli prodotti, stiamo concentrando le nostre risorse per continuare a garantire stabilità tramite alta disponibilità, migliorare la gestione e l’orchestrazione automatizzata, oltre alla sicurezza dei dati. Insieme a Intel, Dell e Cisco, stiamo lavorando per portare il nostro contributo alla comunità e continuare a creare nuove soluzioni e standard comuni per le API nel cloud.
Dal punto di vista di una più ampia infrastruttura, siamo fortemente coinvolti nello sviluppo delle tecnologie container, tra cui Docker e Kubernetes, in particolare per il loro utilizzo con OpenStack e la più ampia gamma delle soluzioni cloud di Red Hat. Abbiamo potuto riscontrare la richiesta di soluzioni integrate da parte del mercato, in questo senso, Red Hat sta rispondendo in modo strategico con un’offerta di soluzioni integrate e certificate che comprende PaaS, OpenStack, container, management, e molto altro ancora.
– Come interpretate il concetto di virtualizzazione?
La virtualizzazione è cresciuta in modo straordinario, passando da un tradizionale approccio scale-up a un più moderno approccio scale-out, basato su cloud. Questa trasformazione deriva dalla pressione che le aziende attuali ricevono dai loro clienti. Con sempre più clienti online, e una crescita esponenziale dei dispositivi mobili, ci attendiamo che questa tipologia di infrastruttura scale-up continui a crescere rapidamente. Questa domanda ha di fatto rivoluzionato il modo in cui le applicazioni vengono sviluppate, ed ora più che mai, questo rappresenta una crescente opportunità per aiutare queste aziende a restare al top dei loro rispettivi mercati.