Kaspersky, le piccole aziende sottovalutano le minacce del BYOD

Kaspersky, le piccole aziende sottovalutano le minacce del BYOD

Da uno studio di Kaspersky Lab è emerso che molti proprietari di piccole aziende sono convinti che il BYOD non rappresenti una minaccia per l’attività e di conseguenza non si dimostrano interessati a investire in soluzioni di sicurezza per i dispositivi mobile. D’altro canto, i dipendenti ritengono che la sicurezza sia responsabilità dell’azienda.
Dall’indagine è emerso che i due terzi (62%) degli imprenditori e dei dipendenti intervistati, utilizzano dispositivi mobile personali per lavoro. Di conseguenza il BYOD non risulta essere più un trend in crescita quanto piuttosto una pratica ampiamente diffusa e presente nelle aziende di ogni dimensione, da quelle molto grandi (con più di 5000 dipendenti) a quelle piccole (con meno di 25 dipendenti).

Nonostante ciò, proteggere la sicurezza dei dati è spesso un aspetto trascurato. Secondo la ricerca Consumer Security Risks 2014 di Kaspersky Lab, il 92% degli intervistati ha dichiarato di archiviare dati aziendali sensibili su smartphone e tablet utilizzati sia per lavoro che per motivi personali. Sei intervistati su dieci (60%) si sono dimostrati preoccupati delle minacce legate alla propria privacy e al furto di informazioni attraverso i dispositivi mobile, ma nonostante questo non ha attivato alcun tipo di protezione perché attribuisce questa responsabilità all’azienda.
Il 32% dei dipendenti e proprietari di piccole imprese, vale a dire un terzo, non riconosce alcun pericolo per la propria attività nel fatto che dispositivi mobile personali vengano utilizzati per lavoro. I proprietari delle piccole imprese non prestano molta attenzione al fatto che le informazioni presenti sui dispositivi dei dipendenti possano essere rubate e si dimostrano poco preoccupati di questa eventualità. Al contrario, le aziende di grandi dimensioni, dimostrano una maggiore preoccupazione in merito: il 58% teme che l’azienda possa venire danneggiata dal furto o dalla perdita del dispositivo da parte dei dipendenti.

Le piccole imprese, che tendono ad essere meno interessate a utilizzare specifiche soluzioni di protezione per i dispositivi mobile, ritengono che gli strumenti di sicurezza gratuiti possano essere sufficienti. Non vedono alcun valore aggiunto ad investire in soluzioni supplementari. Più dell’80% degli intervistati ha dichiarato di non essere interessato ad avere informazioni sulla gestione della sicurezza delle informazioni dei dispositivi mobili.
Questo atteggiamento può mettere seriamente a rischio la rete aziendale e costituire una vera e propria vulnerabilità che può essere sfruttata dai cyber criminali e aziende concorrenti senza scrupoli. Inoltre, non andrebbero sottovalutate le ripercussioni finanziarie (per esempio dalla perdita di file come i database clienti), anche se la percezione generale è quella secondo la quale la perdita di un dispositivo mobile non può essere causa di danni all’azienda. Secondo una ricerca di Kaspersky Lab, infatti, un utente Android su 5 ha subito una minaccia mobile nel 2014; ed il 53% di questi attacchi erano causati da Trojan di tipo SMS o bancario.

Morten Lehn, Managing Director di Kaspersky Lab
Sempre più professionisti utilizzano il proprio dispositivo mobile personale per lavoro. Laptop o smartphone, entrambi permettono di svolgere gran parte del lavoro da remoto. Tuttavia, la perdita di dati aziendali importanti attraverso dispositivi personali è un evento ricorrente e trascurare la questione della sicurezza di un dispositivo mobile può mettere a rischio le attività dell’azienda. Per questo motivo è importante utilizzare una soluzione ad hoc affidabile.