Uno studio denominato “Il futuro degli ambienti di lavoro“, sponsorizzato da Ricoh Europe e condotto dall’Economist Intelligence Unit, ci consente di dare uno sguardo alle tendenze che stanno plasmando gli ambienti lavorativi.
Lo studio si sofferma in particolare sull’evoluzione delle banche, della Pubblica Amministrazione, degli ospedali e delle università. Una maggiore automatizzazione dei processi permetterà alle banche di valorizzare le qualità del proprio personale, mentre i dipendenti della P.A. potranno collaborare a distanza grazie alla maggiore digitalizzazione della burocrazia. La tecnologia consentirà al personale ospedaliero di assumere figure sempre più polivalenti e flessibili, che consentirà di bilanciare budget sempre più ristretti, mentre le università potranno adottare tecniche di insegnamento maggiormente flessibili avvicinando i percorsi formativi alle esigenze del mondo lavorativo.
David Mills, Chief Executive Officer di Ricoh Europe
Come parte di una visione a lungo termine, le aziende devono essere preparate all’integrazione delle nuove tecnologie, garantendo la capacità e le risorse per ottimizzare i processi prima di implementarle. Questo crea le basi per lo sviluppo di nuovi metodi di lavoro e di ambienti collaborativi in grado di attirare e trattenere i talenti. Per il raggiungimento di questo obiettivo risultano fondamentali l’attitudine e le caratteristiche dei dirigenti che devono essere in grado di motivare le persone dal momento che esse sono fondamentali per il successo dell’azienda.
In attesa di vedere quali tendenze diventeranno mainstream, possiamo essere certi del fatto che nei prossimi 10-15 anni gli ambienti di lavoro saranno più fluidi, connessi e collaborativi e questo grazie ai cambiamenti resi possibili dall’era digitale.