Extreme Networks, il 2015 è l’anno delle reti SDN per i campus

Extreme Networks, il 2015 è l’anno delle reti SDN per i campus

Emanuel Monticelli, System Engineer North Italy di Extreme Networks evidenzia i trend della diffusione tecnologica e prevede, per quest’anno, una forte crescita delle reti SDN per i campus.
Man mano che esperienze come il BYOD e tecnologie di cloud guadagnano popolarità all’interno delle aziende, i CIO sono sempre più interessati alla tecnologia SDN, viste le opportunità che questo tipo di infrastruttura può offrire, rendendo la rete più agile, scalabile e capace di supportare le crescenti esigenze di utenti e organizzazioni. Tutto ciò suggerisce che il 2015 sarà l’anno delle reti SDN, e su questo è d’accordo anche Gartner, che considera la tecnologia SDN uno dei 10 trend strategici del prossimo anno.

All’interno dell’SDN si possono comunque identificare cinque principali tendenze, in relazione a come questa tecnologia viene implementata in ogni scenario applicativo dell’infrastruttura IT aziendale. A mio parere, queste cinque tendenze sono le seguenti:

1. Virtualizzazione crescente delle funzioni di rete all’interno del data center:
Nel 2015 le aziende iniziano a vedere gli enormi vantaggi in termini di riduzione di Capex e Opex, grazie alla virtualizzazione di determinati servizi di rete, come firewall, bilanciamento del carico di rete o sistemi IDS. Tutto questo rimanda a ciò che stanno già facendo i fornitori di servizi utilizzando la NFV (Network Function Virtualization). Nell’ambito di questa tendenza si colloca anche l’iniziativa Service Function Chaining di OpenDaylight, che consente di guadagnare flessibilità e di trarre vantaggio dall’innovazione e dal risparmio dei costi.

2. Le infrastrutture di tipo “overlay” domineranno nei data center di grandi dimensioni. Dopo essere state sottovalutate per un certo periodo di tempo, le
soluzioni di virtualizzazione di rete di tipo “overlay” stanno per essere adottate ad ampio raggio nei grandi data center, in abbinamento alle infrastrutture di tipo “fabric”, dal momento che entrambe possono sfruttare al meglio l’orchestrazione di elementi di rete, tanto fisici quanto virtuali.

3. La tecnologia SDN entrerà definitivamente nel mercato delle rete per i campus. L’adozione della soluzione SDN si sta inserendo gradualmente in
differenti aree del panorama IT. Prima all’interno dei data center, poi presso i fornitori di servizi e reti WAN. Adesso è il turno delle reti dei campus, sia per le infrastrutture calblate che per quelle wireless. La complessità, la scalabilità e la natura dinamica di questo tipo di ambienti complicherà le attività di distribuzione, ma i benefici supereranno di gran lunga le sfide.

4. Innovazione nei mercati verticali. In seguito a una fase di sviluppo di
soluzioni SDN “generiche”, assisteremo alla comparsa di soluzioni SDN ideate appositamente per i bisogni concreti di alcuni settori, come sanità, finanza, distribuzione e altri ancora. Sarà interessante vedere quale settore verticale progredirà più rapidamente.

5. Prime implementazioni basate su OpenDaylight. Il progetto SDN basato su
OpenDaylight è legato alla più grande fetta di sviluppo del mercato, e più di una dozzina di produttori stanno scommettendo su questo nuovo approccio. Nel corso del prossimo anno potremo assistere alla messa in produzione delle prime implementazioni basate sul controller SDN OpenDaylight.