Internet of Things e il futuro che verrà

Come detto, IoT consentirà di sviluppare e modulare l’erogazione dei servizi delle Smart City di domani, dagli enti più piccoli alle grandi infrastrutture. Sicuramente lo sviluppo di una simile rete interconnessa renderà più semplici buona parte delle attività più comuni e porterà un reale benessere nella vita dei cittadini.

Il volume dei dati scambiati sta crescendo rapidamente. Secondo Cisco, a trainare i volumi di informazioni scambiati, l’adozione costante di dispositivi sempre più potenti e di connessioni M2M e le reti cellulari sempre più veloci. Nel 2014, l’88% del traffico dati mobile globale è stato “smart”, con funzionalità avanzate di elaborazione/multimediali e una connessione almeno 3G. Secondo Cisco, tale dato è destinato a crescere fino al 97% entro il 2019.
Determinante il passaggio che si sta avendo a livello globale dall’utilizzo di telefoni con funzioni base agli smartphone, associato alla continua crescita dell’adozione di tablet, il ritorno dei computer portatili con funzionalità simili a quelle dei tablet nonché la crescita delle applicazioni per IoT.

Internet of Things e il futuro che verrà

Da un lato abbiamo le grandi aspettative delle aziende e dei cittadini, dall’altro una colossale macchina da creare, gestire e uniformare. In quest’ottica, grandi società globali hanno già fatto propria la filosofia dell’Internet delle Cose.
Non a caso, al CES 2015, il Presidente e CEO di Samsung Electronics, BK Yoon, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra le differenti aziende, per poter sviluppare l’enorme potenziale dell’Internet of Things. Di fatto, le persone e il loro stile di vita sono al centro di un universo tecnologico che deve costantemente adattarsi ed essere costruito attorno a loro, alle loro esigenze e bisogni. Questa è la filosofia alla base dello sviluppo dei prodotti e delle strategie Samsung. Proprio per questo, il gruppo ha annunciato che tutti i TV saranno dotati di accesso a Internet entro il 2017, mentre entro i prossimi cinque anni tutto il sistema hardware dell’azienda sarà in grado di supportare l’IoT, accelerandone ulteriormente la diffusione. Per fare questo, Samsung investirà nel 2015 oltre 100 milioni USD per potenziare il proprio team di sviluppatori.

I nomi importanti che stanno orchestrando lo sviluppo e l’unificazione di IoT sono molti ma, in particolare, c’è chi si sta preoccupando di creare soluzioni integrate per la sicurezza e piattaforme che pongano al primo posto la security dei dati e dell’identità digitale dei singoli individui.

Secondo Intel: “È ancora molto diffusa una notevole incertezza circa la natura, il valore e la modalità di utilizzo delle informazioni sulle minacce. L’intelligence globale delle minacce rimane un concetto molto generale, cui si affiancano l’intelligence delle minacce relativa a un settore verticale, o sulle minacce locali, all’interno di un’azienda specifica. Sfruttare una di tali fonti di intelligence comporta una grande sfida, figuriamoci tutte. Ma oggi sono indirizzabili con la combinazione di piattaforme di prevenzione delle minacce innovative e SIEM (Security Information and Event Management). La maggior parte delle aziende si sta attrezzando con strategie rivolte alla raccolta delle informazioni sulle minacce e all’analisi del loro impatto sugli endpoint tradizionali. Ma quando entreremo nel vivo dell’Internet of Things (IoT) bisognerà trovare il modo di non essere sommersi dai dati arginandoli e incanalandoli verso una corretta direzione”.

La gestione sicura di IoT, dei Big Data e di tutti i flussi dati in arrivo da smartphone, tablet, PC e sensori di ogni genere deve essere una priorità, come hanno sottolineato, tra gli altri, gli esperti di WatchGuard, Symantec, Verizon, Interoute e Cyberoam Technologies. Proprio per queste sono state create apposite organizzazioni che avranno lo scopo di normare ogni aspetto critico, definendo policy per un corretto sviluppo di Internet of Things e delle Smart Cities, che costituiranno il nostro futuro e quello dei nostri figli.