Come abbiamo accennato più volte nel corso della recensione, il Brilliance 288P6LJEB vanta doti peculiari che superano nettamente le specifiche dei monitor convenzionali FullHD. Di fatto la risoluzione di 3.840×2.160 pixel mette a disposizione una superficie di lavoro quattro volte più estesa rispetto alle diffuse matrici 1080p. Anche paragonato a display 1440p la differenza, in termini di risoluzione, è netta.
La maggiore risoluzione deve però essere scelta in funzione delle proprie esigenze specifiche, dato che comporta un maggior quantitativo di informazioni che il sistema e la scheda grafica devono gestire. Se utilizzato per la grafica, l’elaborazione di progetti 2D/3D CAD e CAM, questo monitor è capace di esprimersi al massimo. In questo caso, i programmi utilizzati, come per esempio Photoshop, Rhino, 3DStudioMax e AutoCad sono in grado di sfruttare appieno il pannello UHD e beneficiano al 100% della risoluzione elevata.
Per contro l’impiego del desktop, delle normali suite di produttività e di alcuni programmi non troppo nuovi potrebbe diventare problematico. Per lavorare bene è infatti necessario incrementare le dimensioni del testo, delle icone e di tutti gli elementi grafici di Windows. Diversamente ogni elemento risulterà decisamente troppo piccolo per poter lavorare in modo produttivo ed efficace. Perciò, se lo scenario d’uso ricalca maggiormente necessità di tipo “office”, un display con matrice UHD potrebbe non essere indicato.
Per il gaming vale un discorso a parte, dato che una maggiore risoluzione contribuisce certamente a incrementare il senso di realismo dei titoli più recenti.
Per contro, al momento attuale ben poche postazioni sono in grado di generare un numero sufficiente di frame per garantire una buona giocabilità e fluidità su pannelli 4K.
Ad esclusione di queste considerazioni, il display Philips in prova si è dimostrato un valido alleato per chi progetta e disegna, sempre a patto di avere una postazione di lavoro aggiornata e potente. In rapporto al prezzo particolarmente competitivo e alle specifiche, il 288P6LJEB può soddisfare molti amatori e studi professionali con budget limitato.
Per le prove abbiamo utilizzato una workstation Windows 7 x64 Pro e una scheda grafica Radeon HD 7970 GHz Edition.
Anche in questo caso sono necessarie alcune premesse. A causa di alcune limitazioni hardware e di trasferimento degli stream video, l’unica connessione in grado di far lavorare al massimo il display è quella Display Port. Di fatto, lavorando tramite VGA e DVI la risoluzione risulta limitata a 1.920×1.080 pixel a 60 Hz, mentre con connessioni Dual-Link DVI, HDMI e MHL-HDMI è possibile lavorare a 3.840×2.160 pixel ma con una frequenza ridotta a 30 Hz.
Lo stesso vale utilizzando schede grafiche con supporto DP 1.1, mentre per ottenere un refresh di 60 Hz è necessario disporre di GPU moderne e deve essere abilitata una specifica voce del menu OSD, è inoltre indispensabile un cavo DP 1.2.
Il setup iniziale ha richiesto diverso tempo per la taratura e per raggiungere il refresh rate desiderato.
Nel complesso, l’esecuzione dei test DisplayMate ha messo in evidenza le buone qualità generali del display che, tuttavia, si è dimostrato in difficoltà lavorando in modalità a sfumature di grigio. I gradienti non risultano sempre costanti e, agli estremi di gamma alcune tonalità non sono visibili. In generale non si tratta di un difetto particolarmente evidente ma potrebbe limitare la qualità di alcuni dettagli in fase di ritocco fotografico delle immagini. I colori primari e secondari sono definiti e ben visibili, salvo alcune sfumature, che risultano meno visibili e più “sbiadite”, soprattutto in corrispondenza dei colori più chiari, tendenti al bianco. Lo schermo è sufficientemente luminoso e uniforme, anche se la prova di riferimento con il pattern uniforme nero ha evidenziato leggere difformità di illuminazione lungo i profili. Lavorando tramite OSD è possibile abbassare il livello di nero e minimizzare il problema ma, per contro, il livello di dettaglio delle aree scure si riduce notevolmente. La visibilità generale è buona anche se le immagini perdono di luminosità in modo evidente spostandosi sull’asse verticale.
La frequenza di aggiornamento delle immagini e il tempo di risposta della matrice sono adeguati per la visualizzazione di filmati e videogiochi, come evidenziato dai nostri test con benchmark sintetici, titoli di recente introduzione e i test HQV.
In generale, la matrice TFT non è in grado di replicare colori intensi e sfumature come ci si potrebbe aspettare invece da un pannelli IPS. Per questo motivo il 288P6LJEB risulta adatto per gli amatori e in ambienti semiprofessionali, dove la rispondenza cromatica non è un elemento di primaria importanza. Proprio la scelta di una componente TFT evidenza in modo inequivocabile la natura da “tuttofare” di questo modello, che riesce a non sfigurare nella maggior parte delle situazioni comuni. Peccato per i diffusori, sicuramente non all’altezza, in termini di potenza e qualità, rispetto al display e alla matrice 4K.
Per quanto riguarda le capacità di downscaling e upscaling, il motore di interpolazione è in grado di ridurre al minimo l’effetto sfocato e lo stretch delle immagini quando si lavora a risoluzioni più basse rispetto a quella nativa.
Si tratta di una condizione molto frequente, considerando alcuni limiti di PC e workstation non particolarmente potenti. In questo senso abbiamo effettuato prove di lettura testi e analisi della definizione scendendo alla diffusa risoluzione Full HD di 1.920×1.080 pixel. In questo contesto la leggibilità è sicuramente inferiore rispetto a un monitor con matrice FHD nativa, ma è comunque possibile lavorare senza un eccessivo affaticamento della vista. Gli elementi grafici risultano leggermente sfocati per effetto dell’interpolazione hardware.
Diversamente a 2.880×1.620 pixel il dettaglio appare più che soddisfacente. Lavorando invece al di sotto della risoluzione limite di 1.680×1.050 pixel il dettaglio generale è molto scarso e la definizione del testo e dei particolari geometrici è minima.
Punteggio
74
su 100
PRO
Risoluzione UHD; prezzo interessante; numerosi ingressi video; hub USB 3.0; buona ergonomia generale; consumi contenuti; qualità generale più che discreta.
CONTRO
Sfumature di grigio e colori poco definiti in alcuni frangenti; profondità colore limitata per il fotoritocco; cavo MHL-HDMI opzionale; diffusori poco potenti; meccanismo Pivot migliorabile.