La connessione e il funzionamento della DriveStation DDR non richiedono alcuna competenza specifica. Il drive è immediatamente operativo e può funzionare con sistemi PC e MAC, con porte USB standard 2.0 e 3.0, anche se, naturalmente, può dare il massimo solo connessa ai più recenti canali a 5 Gbps.
Alla prova dei fatti, il drive si dimostra particolarmente silenzioso, senza vibrazioni indotte o fruscii dovuti all’accesso del disco interno. Le temperature d’esercizio sono sempre entro range accettabili, con valori di circa 46°C quando il sistema è sotto stress continuo.
Come prevedibile, lavorando con file di varie dimensioni e rimanendo al di sotto della massima dimensione della cache, le performance sono di tutto rispetto. Spostando archivi da 50 MByte a 500 MByte, si raggiungono medie in lettura di 243 MB/s e 321 MB/s in scrittura, mentre lavorando con blocchi da 1 GByte le prestazioni scendono solo lievemente. Superando questa soglia, trasferendo file da 2 GByte e 4 GByte, le performance si riducono a 164 MB/s in lettura e 172 MB/s. In questo caso, il vantaggio della cache viene meno, dato che il singolo file eccede la dimensione della RAM a disposizione. Nel complesso, comunque, le prestazioni sono di livello paragonabile a quello di altri drive USB 3.0.
Effettuando letture e scritture tramite script da e verso un disco SSD con transfer rate da 550 MB/s abbiamo potuto osservare il potenziale della DriveStation DDR in contesti reali. Spostamenti e letture possono essere eseguiti con velocità sino a circa 150 MB/s, un risultato non particolarmente esaltante ma adeguato alla categoria del drive.
Nel complesso, possiamo confermare le buone doti del dispositivo. La disponibilità della cache rende senza dubbio più veloci le operazioni sui file di dimensioni medio/piccole, così come rende più reattivo il drive quando si selezionano o si cancellando grandi quantità di file. Operando con documenti di grandi dimensioni le peculiarità del buffer interno non sono avvertibili, ma le performance rimangono comunque nelle media per questo tipo di apparati.
Se dunque state cercando una soluzione che possa coniugare velocità prossime a quelle degli SSD, ma capacità tipiche dei drive magnetici, Buffalo DriveStation DDR può essere una possibile soluzione.
Peccato per il prezzo, decisamente troppo alto rispetto alla capacità offerta e alle offerte proposte da alcuni competitor. L’unità da 2 TByte in prova costa ben 209,90 Euro, mentre il modello da 3 TByte, 259,00 Euro. Anche considerando uno street price aggiornato di 150-160 Euro(Amazon.it), il dispositivo risulta il 60% – 70% più caro della concorrenza (ovviamente sprovvista di cache DDR), a parità di capacità e formato.
Punteggio
64
su 100
PRO
Elevate performance con file di piccole e medie dimensioni; buona reattività; bundle software completo; silenzioso.
CONTRO
Performance nella media con file di grandi dimensioni; prezzo elevato.