Asus Fonepad 7, un po’ tablet, un po’ smartphone

Asus Fonepad 7 è facile da utilizzare e si può tranquillamente gestire con una sola mano, in virtù del peso contenuto e del formato compatto. Lo chassis in plastica è ben assemblato anche se lo spessore di oltre un centimetro, le finiture dei profili e la sensazione al tatto rientrano tra i dettagli certamente migliorabili in future revisioni del prodotto.
Il sistema Android 4.2 offre tutto ciò che serve ed è stato personalizzato da Asus in modo da risultare completo in ogni aspetto. Oltre alla sezione dedicata al telefono e alla rubrica, che consentono un uso “da smartphone”, Fonepad 7 incorpora di serie le funzioni Asus Splendid, SuperNote, Asus WebStorage, Google Chrome e numerose App dedicate alla gestione dei dati, delle E-Mail, dei video e della musica.

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Durante l’uso quotidiano si apprezza la buona leggibilità del display, caratterizzato da una luminosità di buon livello, penalizzata unicamente dalla finitura lucida, in ambienti fortemente iluminati. In aggiunta, proprio la finitura lucida esterna risulta facilmente sporcabile e incapace di ridurre le scie delle dita e le impronte digitali lasciate durante il normale utilizzo.
I tempi di risposta della piattaforma Intel sono buoni, anche se talvolta è possibile riscontrare qualche leggero ritardo nell’esecuzione dei comandi e nel processo di riconoscimento delle attività avviate. Le prestazioni per l’uso generico e la navigazione sono comunque adeguate a un impiego quotidiano.
Il comparto fotocamere (posteriore da 5 MPixel, anteriore da 1,2 MPixel) consente di riprendere video sino a 1080 pixel e fotografie di discreta qualità. Il sensore risulta in difficoltà in condizioni di luce scarse e in ambienti chiusi. Pur applicando una selezione HDR i risultati non risultano ottimale ed è facile ottenere fotografie sottoesposte e rumorose. Si sente la mancanza di un flash LED.
Nel complesso la qualità è accettabile anche se sono ravvisabili numerosi limiti in termini di rispondenza cromatica, definizione e messa a fuoco dei soggetti inquadrati. I video si caratterizzano per la buona fluidità di ripresa e la discreta qualità audio.

Asus Fonepad 7, un po’ tablet, un po’ smartphone

Per quanto riguarda l’autonomia, in un utilizzo convenzionale, che include navigazione, ricezione e invio della posta, telefonate e sporadiche riproduzioni di video, Fonepad 7 è stato in grado di assicurare una durata complessiva di 4 ore e 12 minuti.
Valutare un dispositivo che incorpora le peculiarità proprie di un tablet e di uno smartphone comporta qualche riflessione. Se analizzato come tablet è sicuramente da premiare la buona qualità e luminosità del display, la ricca dotazione di App e la discreta ergonomia. Osservato come “grosso smartphone”, Fonepad 7 non ci ha convinto del tutto e, un po’ come tutti i dispositivi bridge, a cavallo tra due categorie differenti, può risultare più o meno valido, in funzione dell’impiego che si intende fare. Poter effettuare chiamate in vivavoce o con auricolare è un plus di sicuro interesse per chi non vuole adottare due dispositivi separati, anche se va detto che l’ergonomia d’uso come telefono è nettamente inferiore rispetto a uno smartphone vero e proprio.
In aggiunta, l’autonomia complessiva come telefono non è delle migliori ed è invece appena discreta se considerata al pari di altri tablet da 7″.

 

Punteggio

64
su 100

PRO

Maneggevole; prezzo interessante; funzionalità terminale 3G/2G; dotazione software articolata.

CONTRO

Alcune latenze riscontrabili durante l’uso; foto di scarsa qualità in alcune condizioni; finitura lucida sporchevole; finiture generali e materiali migliorabili; autonomia appena sufficiente.