Praim per le imprese: lavoro agile, connesso e smart

A cura di Stefano Belviolandi

Smart Working e sicurezza a che punto siamo? Nel 2020, a seguito della pandemia globale, le aziende di tutto il mondo si sono affrettate a reperire soluzioni tecnologiche per soddisfare i bisogni emersi dalla necessità di permettere ai propri dipendenti e collaboratori di lavorare da casa. A distanza di oltre un anno, molte aziende contano ancora una grande parte della loro forza lavoro in smart working. Quali sono le sfide che le postazioni remote stanno ancora ponendo? E quali sono gli strumenti che le aziende hanno a disposizione per modernizzare e soddisfare le esigenze del lavoro a distanza?

Di questi temi ne parliamo con tre aziende che hanno collaborato per fornire risposte e soluzioni in questo senso. Stiamo parlando di Jacopo Bruni, Marketing Manager di Praim, Giuseppe Razzino, Senior Territory Partner Account Manager di Citrix e Paolo Barboni, Business Unit Manager Citrix di Computer Gross.

Il rapporto tra Praim è Citrix è complementare e forte di una collaborazione che prosegue da almeno 15 anni, “una sinergia di alto livello con un partner tecnologico di calibro internazionale, come Citrix, con il quale sviluppiamo soluzioni hardware e software tali da agevolare risorse che operano da remoto per tutti i settori aziendali. Tutti i nostri hardware – sottolinea Bruni – sono certificati Citrix. Il nostro team di ricerca e sviluppo mette a segno soluzioni software pensate per essere integrate con quelle Citrix. Questo si può leggere in una partnership sia tecnica sia tecnologica, da un lato, sia commerciale e marketing dall’altro e si traduce in un volano importante per quanto riguarda lo sviluppo delle nostre soluzioni disegnate, sempre di più, intorno alle esigenze dei clienti”.

Praim ha colto le necessità di aziende e collaboratori per sviluppare soluzioni che agevolassero la vita lavorativa dei clienti. In particolare, Bruni sottolinea:

“le aziende che scelgono di fornire ai lavoratori remoti un Thin Client di tipo mobile possono scegliere il nuovo Flexi: un hardware pensato per aumentare la sicurezza e la produttività grazie alla sua configurazione che include il processore AMD Ryzen, la scheda grafica Radeon integrata e uno schermo da 15,6 pollici”. Nata dalla collaborazione con Lenovo, questa soluzione “consente sia al collaboratore di lavorare dove vuole, sia all’IT Manager di amministrare in sicurezza e da remoto gli endpoint aziendali”.

Ma come gestire centralmente endpoint delocalizzati? Ce lo spiega Bruni. L’uniformità della console di gestione centralizzata si chiama ThinMan.

In particolare, ThinMan Gateway è il componente che aiuta a gestire gli uffici remoti sparsi in luoghi diversi e rende più efficiente la gestione di tutti gli endpoint da una sola postazione. Utilizzando ThinMan Gateway, gli amministratori IT hanno pieno accesso alle funzionalità di gestione e assistenza remota per l’intera rete di dispositivi client, attraverso una singola connessione Internet e senza la necessità di una VPN. Con Gateway le aziende possono anche gestire in ogni filiale attività come Wake on LAN, fornire assistenza remota e aggiornare le configurazioni. La console di gestione centralizzata ThinMan e Gateway (sotto forma di Feature Pack Network+ abbinabile a ThinMan Advanced) comunicano tra loro tramite una connessione tunnel sicura, mentre i client remoti comunicano con il Gateway assegnato. Praim fornisce l’accesso a ThinMan Gateway in tre diverse forme:

• Software (può essere installato su una macchina Windows in una postazione remota)
• Virtual Appliance (come una macchina virtuale attivata nel server dell’ufficio remoto)
• Hardware Appliance (zero-config, plug-and-play, da aggiungere sul ramo di rete locale remoto).

Dove mettiamo la sicurezza? Come risponde Praim? “Nell’ultimo anno e mezzo il fenomeno di diaspora dei collaboratori si è accentuato. Era già partito ma si è accelerato negli ultimi tempi. Molte persone si sono trovate ad adattare la propria casa a ufficio e spesso, considerando anche la scarsità dei dispositivi che si trovavano sul mercato specie l’anno scorso, si sono dovuti adattare utilizzando il proprio dispositivo privato. Questo fenomeno – spiega Bruni – ha generato due tipi di problemi: la gestione dei dispositivi e delle risorse aziendali fornite ai collaboratori e la sicurezza sia dei dati sia dell’informazione aziendale”. Praim ha risposto con ThinOX4PC riadattato in versione USB, soluzione leggera, economica e semplice da usare, per trasformare PC, notebook e Thin Client di terze parti in dispositivi gestiti e sicuri con tecnologia Linux-based. Tutte queste caratteristiche possono essere racchiuse anche in questo dispositivo USB che consente a qualsiasi azienda di avvicinarsi facilmente al mondo dello smart working in totale sicurezza.

ThinOX4PC USB include un sistema operativo Linux-based che permette di lavorare da remoto con il proprio dispositivo personale (PC o notebook) semplicemente inserendo la chiavetta USB e riavviando il PC per accedere a tutte le funzioni offerte da ThinOX4PC. Questo consente di operare, anche da remoto, in un ambiente sicuro, separato e completamente gestito centralmente dalla console di gestione centralizzata degli endpoint Praim ThinMan. ThinOX4PC USB è compatibile per l’accesso alle infrastrutture virtualizzate Citrix, VMware e Microsoft, nonché a molti ambienti Cloud, e permette di convertire hardware differenti con sistemi operativi differenti, in endpoint sicuri, performanti e totalmente gestiti da ThinMan.

Come sottolineato, uno degli storici partner di Praim è Citrix. La pandemia ha fornito alla società la possibilità di dimostrare, sia dal punto di vista tecnologico sia di business, la potenzialità del proprio workspace.
Citrix, da 30 anni, si occupa di soluzioni sicure e performanti per la remotizzazione con una costante evoluzione e progresso tecnologico. “Gli investimenti tecnologici – spiega Razzino – ci hanno permesso di diventare un player importante nella digital transformation, in particolare, del posto di lavoro che ci ha portati ad avere una soluzione workspace nel senso più ampio del termine. In questo anno e mezzo – continua – abbiamo fornito alle oltre

400 mila aziende che lavorano con Citrix, a livello mondiale, una soluzione immediata per portare gran parte o tutte le risorse aziendali a lavorare in modo sicuro e tranquillamente da remoto. In Italia ci sono state aziende che, grazie a noi, hanno portato, nel giro di una settimana, tra le 2 mila e le 2.500 persone a lavorare da remoto e, tutto questo, lo si ottiene grazie a un workspace sicuro, circoscritto e intelligente che permette di discriminare non solo nella sicurezza degli accessi ma anche nell’utilizzo delle applicazioni”.

Citrix ha affiancato ai propri sistemi anche un concetto, relativamente recente, coniato da Forrester Research e denominato Zero Trust. In poche parole, il significato attiene al concetto di un’architettura alternativa per la gestione della sicurezza IT. Il senso più profondo di questo concetto è: non fidarsi di nessuno e verificare sempre. “Nel momento in cui si accede a un luogo di lavoro virtuale nulla può essere attendibile automaticamente e valutabile. Tutto va analizzato sia all’inizio della sessione di lavoro ma anche durante con check di sicurezza e verifiche affinché, all’interno del perimetro, sia tutto attendibile così come chi vi lavora”, afferma il Senior Territory Partner Account Manager. Razzino precisa che Citrix valuta la gestione intelligente e sicura del perimetro senza sostituirsi a chi si occupa di sicurezza perimetrale.

La relazione tra Citrix, Praim e Computer Gross fonda le radici in un sodalizio che dura da parecchi anni e che ha trovato nel distributore a valore aggiunto un partner affidabile con cui costruire anche nuovi progetti e soluzioni.

“Diamo un supporto a 360 gradi per abilitare il partner e il canale tutto verso una vendita

più o meno complicata” spiega Barboni. “Il ruolo del distributore, in Italia, non è quello di fare magazzino ma di essere presente sul territorio per essere di supporto ai partner locali. La sinergia con i vendor ci consente di fornire loro la soluzione più idonea alle richieste specifiche del cliente. Per Citrix, per esempio, mettiamo a disposizione un team di quattro persone preparate sui prodotti e sei tecnici dedicati che, sia in fase di prevendita sia di post-vendita, possano supportare il partner sia con la messa a punto della soluzione sia facendo training on the job”.

Barboni parla di soluzioni e spiega come sia impossibile vendere un Thin Client se dietro non vi sia un’infrastruttura, come per esempio quella di Citrix. I prodotti, in un certo senso, vanno a braccetto e si integrano dando vita, con le competenze del distributore, a una vera e propria soluzione. “Lavorando con molti vendor – spiega Barboni – riusciamo a capire e ad analizzare le varie necessità spiegandole al partner. Quest’anno – continua – grazie al rapporto con Citrix e con Praim, abbiamo lanciato un programma che sostenga il canale mettendo a disposizione dei nostri partner le skill e il know how necessari”.