Efficienza e UPS, intervista a Stefano Mozzato di Vertiv

Efficienza e UPS, intervista a Stefano Mozzato di Vertiv

Stefano Mozzato, Country Manager di Vertiv Italia, ci racconta la vision del brand e le strategie per la crescita in ambito datacenter, ma non solo.

– Come siete posizionati in Italia? Che aspettative di crescita avete in Italia? Quali obiettivi?
Vertiv è l’eccellente risultato dell’unione di varie aziende da sempre leader tecnologiche sul mercato e conosciute con i brand di Liebert e Chloride, grazie alle quali assicuriamo una solida competenza e una qualità di servizi che confermano il nostro fattore differenziante e ci assicurano un reale vantaggio competitivo.

Un esempio su tutti, il nostro Trinergy Cube, la nuova generazione di UPS che fornisce altissime prestazioni e permette ai nostri clienti di scalare dinamicamente la propria infrastruttura, di pari passo con i crescenti requisiti imposti dal business e senza dove sostenere alcun fermo macchina. Inoltre, tra gli ulteriori plus che offriamo ai clienti in Italia e non solo, mi piace ricordare la prossimità dei nostri centri di R&D che sviluppano nuove tecnologie a livello globale, i Customer Experience Center di Castel Guelfo (BO) e Tognana (PD).

Questi due centri di eccellenza consentono ai clienti di testare prestazioni e interoperabilità dei loro sistemi UPS e Thermal in condizioni realistiche, nonché l’ampia nostra gamma di servizi, sia di tipo preventivo che proattivo, che assicura diagnostica e monitoraggio remoto per UPS e unità di condizionamento 24×7. Analizzando poi i risultati di business ottenuti in Italia, posso sottolineare che negli ultimi due anni siamo cresciuti in modo importante in tutti i settori, grazie ad un’organizzazione focalizzata sul cliente e in grado di supportare – sia nella fase di progetto che in quella esecutiva – tutta la catena di fornitura e coinvolgendo anche i nostri partner. I nostri prossimi obiettivi? Continuare a migliorarci nel servire le imprese con lealtà e professionalità perché per noi la vendita di una soluzione è solo l’inizio di un lungo percorso che vogliamo condurre insieme al nostro cliente.

– Quali novità nella strategia per il prossimo anno? Quali secondo voi i trend per il breve periodo?
La strategia di Vertiv è semplice: comprendere, pianificare, eseguire.
Comprendere i bisogni, i trend di mercato e le sfide da vincere per aiutare i nostri clienti a incrementare il business, rimanendo al loro fianco e condividendo le best practices già implementate in altri paesi europei per confrontarci ed eventualmente imparare dalle altre esperienze di successo. Pianificare insieme ai clienti la soluzione infrastrutturale più appropriata, la migrazione dei sistemi, la definizione delle roadmap per uno sviluppo sostenibile.
Ed infine eseguire in maniera impeccabile quanto pianificato per dare sicurezza e continuità operativa ai nostri clienti. Saper eseguire significa aver compreso l’obiettivo e per raggiungerlo ci metteremo la passione che da anni ci contraddistingue sul mercato. Parlando dei trend, riteniamo che nel breve periodo in Italia, coronavirus permettendo, ci sarà una corsa al recupero del gap infrastrutturale con il consolidamento dei grossi centri di elaborazione dati.

Si pensi ad esempio alla PA e a tutte quelle grandi organizzazioni che utilizzavano decine di data center e che da alcuni anni hanno avviato un processo di ottimizzazione. Allo stesso tempo, i piccoli data center, quelli che in gergo vengono chiamati Edge, cresceranno in modo significativo sia per la necessità di dover garantire il servizio ai clienti – ad esempio nel mondo del retail – sia per la richiesta di supporto di prossimità, come accade nei sistemi di streaming. Il periodo storico che stiamo vivendo vede nella Digital Transformation un elemento essenziale in termini di competitività e una condizione “sine qua non” per l’esistenza stessa dell’azienda. Smart Working, remote teaching & learning, collaborative learning, sono tecnologie che sino a febbraio 2020 indicavano una direzione da seguire, ma che improvvisamente sono diventate esigenze imprescindibili per rimanere operativi.

Efficienza e UPS, intervista a Stefano Mozzato di Vertiv

– Quali sono le peculiarità del vostro Partner Program?
Il Vertiv Partner Program (VPP), è stato completamente rivoluzionato lo scorso anno ed è costituito da tre iniziative principali: un valido piano di incentivi, un portale rinnovato e dedicato solo ai partner, un portfolio prodotti ancora più ricco e in costante evoluzione.
In particolare, il nostro VPP offre ai partner di canale il supporto completo nella vendita di prodotti di qualità superiore e li aiuta a risolvere le sfide dei propri clienti tramite soluzioni di infrastruttura complete, globalmente coerenti e rapidamente configurabili, grazie a marchi rinomati del settore (quali Avocent, Chloride, Geist e Liebert), nonché competenze locali e copertura del servizio ovunque si trovino, i nostri partner e i loro clienti.

Abbiamo ulteriormente arricchito il nostro portfolio dedicato al canale con l’UPS di ultima generazione, come il Liebert GXT5, che aggiunge nuove capacità e funzionalità a una delle famiglie di UPS online a doppia conversione più popolare del settore per ambienti IT piccoli e micro, mentre altri nuovi prodotti arriveranno a breve per ampliare la nostra gamma di soluzioni Edge. Abbiamo infine attivato un Accelerator Program per accompagnare i nostri partner di ogni dimensione fino al livello più alto di partnership che vogliono raggiungere.

Per incontrare i nostri rivenditori e presentare loro trend di mercato e casi di successo con il nostro portfolio completo di soluzioni per l’Edge Computing, abbiamo organizzato un roadshow per la regione EMEA, che si svolgerà in ben 11 paesi e la tappa italiana è prevista il prossimo 18 maggio, a Milano. L’obiettivo primario di questi incontri è aiutare i nostri partner a prevedere e soddisfare al meglio le esigenze del mercato, superando le aspettative di ogni cliente.

– Massimizzare l’efficienza dei datacenter, quali soluzioni proponete? Che feedback avete dal mercato e dagli installatori?
Alcuni anni fa è stata creata una metrica per dare un’indicazione sul livello di efficienze nella gestione di un data center e alla quale hanno dato il nome di PUE (Power Usage Effectiveness). Il valore del PUE oggi rappresenta la misura di quanto sia efficiente un data center nell’usare l’energia elettrica che lo alimenta, ed è un parametro che rende l’idea di quanta potenza elettrica sia dedicata all’alimentazione degli apparati IT rispetto ai servizi ausiliari (ad esempio il condizionamento o le dispersioni degli UPS).

Il PUE è quindi il rapporto tra la potenza totale assorbita dal data center (PT) e quella usata dai soli apparati IT (PIT) ovvero: P U E = P T /P I T. Quanto più il risultato è prossimo all’unità, tanto più il data center e l’infrastruttura di supporto risulta efficiente, in quanto essere in prossimità del valore 1 significa che l’energia spesa serve quasi esclusivamente per alimentare i server (trascurando i ventilatori installati a bordo degli stessi). I valori tipici per i data center costruiti prima del 2010 avevano un PUE con variabilità tra 1.8 e 2.2, tra il 2011 e 2016 indicativamente tra 1.5 e 1.9, mentre negli ultimi anni abbiamo data center con PUE variabili da 1.2 a 1.6.

Il gap è ancora elevato e dipende dalle tecnologie impiegate. Come Vertiv, offriamo soluzioni di condizionamento freecooling ad aria, acqua o refrigerante, oltre che con sistema adiabatico ed evaporativo. Queste soluzioni integrano il loro funzionamento tra le unità esterne ed interne dell’impianto per minimizzare il consumo energetico e ottimizzare le prestazioni. Questa superiorità tecnologica ci viene riconosciuta dai nostri clienti ed è certificata nei nostri Customer Experience Center, motivo di vanto non solo per Vertiv ma per l’Italia intera, in quanto tali tecnologie e laboratori sono davvero presenti in pochissime aziende al mondo.

Parlando invece degli installatori, tutt’oggi il loro mercato è guidato pesantemente dalla leva del prezzo e, in assenza di specifiche dettagliate da parte del progettista e del cliente finale, spesso l’installatore si trova costretto a dover adottare un brand ma non necessariamente il prodotto che sul mercato risulta essere il più efficiente.

– PMI e piccole imprese, cosa proponete a questa fetta di mercato?
Cos’è una PMI nel 2020? Spesso parliamo di un’organizzazione tecnologicamente avanzata con grande capacità di innovazione, velocità e creatività e noi di Vertiv cerchiamo di garantire loro continuo supporto e competenza nonché vicinanza relazionale e tecnica.
Per le PMI, disponiamo di un’ampia gamma di soluzioni e tecnologie che vanno oltre il puro prodotto da catalogo. Forniamo rack dal design accattivante e gli ultimi nati, i VR Rack ne sono un esempio, ricchi di tecnologia e con le Geist rPDU (unità di distribuzione dell’alimentazione rack) intelligenti, monitorabili e gestibili da remoto, che consentono di soddisfare le esigenze delle implementazioni Edge.

ll tutto integrato da soluzioni per la power continuity partendo dall’UPS monofase sino al trifase modulare e con sistemi di Thermal Management in grado di adattarsi alla variabilità del carico. Gli UPS possono poi usufruire della copertura Vertiv LIFE Services che garantisce una diagnostica remota e un monitoraggio preventivo h24x365 giorni l’anno, così quando viene rilevata un’anomalia, ci può essere una reazione tempestiva da remoto o, se necessario, con un nostro tecnico pronto a intervenire sull’intero territorio italiano.
Questo perché le PMI sono la forza del nostro paese e noi garantiamo loro la business continuity direttamente, o insieme ai nostri partner, proprio come facciamo per i più grandi player globali.