Toshiba spiega come realizzare il NAS perfetto

Prima di selezionare il sistema NAS da utilizzare, è fondamentale considerare il livello RAID che si desidera implementare. Una volta selezionato, cambiarlo richiede una riconfigurazione del NAS che implica una perdita dei dati memorizzati. Inoltre, non sarà possibile spostare le unità su un altro sistema NAS conservando il contenuto delle unità.
Il livello RAID determina tre fattori chiave: la quantità di memoria del sistema finale, la facilità con cui è possibile risolvere un singolo guasto dell’unità e quante unità verranno richieste. Il livello RAID viene in genere scritto come RAIDn, dove n indica il livello.

RAID0 offre alta capacità senza alcuna ridondanza, utilizzando un metodo noto come ‘striping’. In sintesi, la capacità disponibile è la somma della capacità delle unità in uso; due unità da 2TB forniscono 4TB di spazio di archiviazione. C’è tuttavia in questo caso, il rischio che, se a un certo punto una delle unità dovesse guastarsi, tutto il materiale salvato su quella unità andrebbe perso per sempre.
In questo contesto, RAID1 fornisce affidabilità utilizzando un metodo noto come “mirroring”. Questo metodo utilizza due dischi e, come suggerisce il nome, tutto ciò che è scritto sulla prima unità viene copiato nel secondo. Pertanto, due unità da 2TB forniscono 2TB di spazio di archiviazione. Tuttavia, in caso di guasto di un’unità, il NAS può comunque fornire i dati memorizzati dall’unità “sana”.
Per l’uso domestico, la probabilità che le unità si guastino contemporaneamente è molto bassa. L’unità che non funziona può anche essere sostituita con una nuova unità e il NAS la assimilerà al sistema. Molte soluzioni NAS consentono all’unità sostitutiva di avere una capacità maggiore rispetto all’originale poiché, a distanza di anni dalla progettazione del NAS, la capacità che le unità avevano in origine potrebbero non essere più disponibili. Questa funzionalità consente anche di aumentare la capacità totale in un secondo momento, nel caso in cui lo spazio di archiviazione dovesse risultare non sufficiente.

RAID5 e RAID6 richiedono più dischi per supportare la ridondanza, offrono più spazio di archiviazione rispetto al numero di dischi utilizzati da RAID1, ma meno spazio totale di archiviazione rispetto a RAID0. Queste tipologie di RAID distribuiscono singole porzioni di dati dell’utente su più unità. Oltre a memorizzare i dati dell’utente, viene memorizzata anche un’ulteriore informazione, nota come “bit di parità”. In caso di guasto di un disco, i dati originali sono ancora disponibili o le informazioni di parità consentono al NAS di “calcolare” le informazioni mancanti dall’unità guasta.
Ciò comporta la necessità di almeno tre unità per RAID5 e almeno quattro per l’implementazione di RAID 6. Una volta sostituita l’unità guasta, è possibile ricostruire il contenuto. RAID5 può gestire fino a un guasto dell’unità, mentre RAID6 può sopravvivere al guasto di due unità. Ad esempio, tre unità da 2TB forniscono 4TB di storage RAID5, mentre quattro unità da 2TB forniscono 4TB di storage RAID6.

Un altro aspetto da considerare è lo stato del sistema in caso di guasto di un’unità. Se un’unità RAID5 non funziona, non può sopportare un ulteriore guasto all’unità. Tenendo presente che la ricostruzione del sistema dopo la sostituzione dell’unità guasta può richiedere diversi giorni e che è presente un significativo carico di accesso al disco sulle unità rimanenti, se si verifica un ulteriore guasto dell’unità durante il processo di ricostruzione, tutti i dati andranno persi. Pertanto, RAID6 offre realmente l’approccio più solido per gli utenti con le più alte esigenze di affidabilità.
Va anche notato che il calcolo dei bit di parità comporta un impatto sulle prestazioni di scrittura per RAID5 e RAID6. Tuttavia, per le implementazioni SMB è improbabile che ciò risulti rilevante nell’uso quotidiano.

Se il NAS è dotato di otto o più alloggiamenti, sono possibili ulteriori approcci RAID. Questi combinano la capacità di RAID0 con la solidità di RAID1, RAID5 o RAID6. Ad esempio, RAID10 esegue il mirroring di due implementazioni RAID0, con otto unità da 2TB che forniscono 4TB di capacità con la robustezza di RAID1.
RAID50 e RAID60 garantiscono la “robustezza” dei dati insieme alla capacità di striping di RAID0.